Coxartrosi e Protesi d’Anca
L’artrosi dell’anca è un
processo degenerativo dei capi articolari, questa si manifesta con una
progressiva perdita della cartilagine articolare, con la riduzione dello spazio
articolare, dolore e riduzione dell’articolarità.
Cause
La Coxartrosi può essere
di due tipi, primaria o secondaria, della primaria non sono note le cause determinanti. La Coxartrosi secondaria invece dipende
quasi sempre da esiti di fratture, displasia dell’anca, necrosi della testa del
femore, esiti di malattie sistemiche.
Sintomatologia
Il paziente generalmente
riferisce dolore durante l’attività, rigidità al risveglio, ma anche dopo
un’attività momentanea, limitazione funzionale, senso di instabilità e
insicurezza durante la deambulazione.
Trattamento
Il trattamento si
differenzia in conservativo e cruento. Se la degenerazione non è
ancora grave e non ancora invalidante può essere utile una cura di
antinfiammatori non steroidei (FANS)
e un programma di rinforzo muscolare e allungamento. Nel caso in cui tutto
questo fosse vano, si interviene chirurgicamente procedendo alla sostituzione totale di anca.
Decorso
Post-Chirurgico
Dopo l’intervento il
paziente sarà già in grado, in seconda giornata, di deambulare con l’ausilio
del deambulatore e dopo la rimozione dei punti si può iniziare il programma
riabilitativo.
Riabilitazione
Nelle prime fasi è bene
evitare l’eccessiva flessione e adduzione, onde evitare la lussazione
dell’impianto. In acqua si interverrà lavorando sulla propriocezione ed
inizialmente sfruttando la microgravità e lo scarico gravitario si potrà
correggere lo schema del passo, in seguito diminuendo il dolore e potendo
aumentare l’articolarità si potrà intervenire rinforzando il tono-trofismo della
muscolatura dell’arto.
Distorsione di Collo Piede
La
distorsione di caviglia è sempre secondaria ad un trauma discorsivo, ovvero ad
una forzata sollecitazione in varismo e supinazione con un danno a carico del
compartimento esterno nella maggior parte dei casi o in valgismo e pronazione
con danno al compartimento interno
Sintomatologia
Dopo il
trauma possiamo avere tumefazione proce, dolore locale alla pressione, con
esacerbazione nelle manovre di prono-supinazione e marcata impotenza
funzionale.
Trattamento E Riabilitazione
A seconda della gravità della lesione
dopo un primo periodo di immobilità si può iniziare da subito un intenso
programma fisioterapico, comprendente l’idrokinesi, in particolar modo nelle
prime fasi. La terapia in acqua in questo tipo di traumi è un elemento di
particolare efficacia, in ambiente microgravitario e con esercizi progressivi, possiamo
accelerare la rieducazione dando un carico via via adeguato e lavorando molto
sulla propriocezione; inoltre in acqua si può ottenere un range di movimento
maggiore col minimo dolore, il paziente si trova così ad avere un precoce
ritorno all’attività lavorativa e o sportiva. In questo modo si riducono al
minimo tutti i sintomi tardivi, quali instabilità di caviglia,
algoneurodistrofie, dolore costante, rigidità e limitazione funzionale.
Gonartrosi e Protesi di Ginocchio
La gonartrosi
è una patologia cronico-degenerativa del ginocchio che porta ad un danno
crescente con un elevato grado di disabilità.
Cause
La
degenerazione del ginocchio può essere imputabile ad una serie di fattori tra i
quali ricordiamo deformità congenite, traumi, artrite reumatoide e obesità. La
degenerazione può interessare il compartimento mediale o laterale determinando
deformità in varismo o in valgismo, a volte la degenerazione interessare anche
il compartimento rotuleo causando sublussazione o deviazione della stessa.
Sintomatologia
La gonalgia
esordisce progressivamente specie flettendo il ginocchio. All’inizio la
sintomatologia dolorosa viene alleviata dal riposo, con la cronicizzazione del
dolore il paziente non caricherà più sull’arto dolente, ma sul “sano” che
precocemente andrà incontro alla stessa sindrome.
Trattamento
Come per
l’anca si può procedere ad un trattamento conservativo o cruento. In una prima
fase si interviene con antinfiammatori-antidolorifici meglio se accompagnati da
esercizi per il rinforzo del quadricipite. Se la degenerazione, ma soprattutto
la sintomatologia dolorosa peggiora, si interviene chirurgicamente e a seconda
delle esigenze cliniche si procederà con l’innesto della protesi di ginocchio
che può essere monocompartimentale o totale.
Decorso Post-Operatorio
Dopo
l’operazione la progressione del carico si basa sull’indicazione del chirurgo a
seconda dei reperti intraoperatori. Nella prima fase si deve controllare il
l’infiammazione e di conseguenza il dolore con ghiaccio e FANS e
progressivamente nelle 6 settimane successive si può ridare il carico. Nello
stesso periodo si lavora anche sulla
flessione (almeno 90°) e sul rinforzo del tono muscolare. In un quadro clinico
come questo molto importante è il ruolo giocato dall’Idrokinesi che permette il
raggiungimento di questi obiettivi più rapidamente e con minor dolore.
Lacerazione della Cuffia dei Rotatori
L’obiettivo
della spalla è quello di posizionare la mano nello spazio per le attività di
vita quotidiana. Il fattore più importante in un programma riabilitativo è la
definizione di una diagnosi corretta. Tra le varie patologie prendiamo in esame
la più frequente, la lacerazione della
cuffia dei rotatori. La cuffia dei rotatori è formata dai tendini di
quattro muscoli: sovraspinoso, sottospinoso, sottoscapolare e piccolo
rotondo. Questa struttura ha la funzione di stabilizzare la testa
dell’omero e di consentirne la rotazione nello spazio. È una patologia cronico-degenerativa che non
guarisce spontaneamente dando un alto grado di disabilità e dolore.
Cause
Questa
sindrome colpisce indifferentemente sia gli uomini che le donne ed è molto
frequente negli sport o comunque in tutte le attività “overhead” a cui spesso
si associa un evento o una serie di eventi traumatici che col passare del tempo
porta alla degenerazione ed a un’invalidità progressiva.
Sintomatologia
La
sintomatologia è principalmente di tipo doloroso. Al dolore si associano ipostenia e limitazione funzionale fino ad impedire le più comuni attività di
vita quotidiana come pettinarsi e allacciarsi il reggiseno.
Trattamento
A seconda
delle lesioni si può intervenire o in maniera
conservativa o chirurgicamente.
Il trattamento conservativo prevede il riposo o comunque la diminuzione della
attività delle attività che causano il dolore, una terapia farmacologica con
antinfiammatorio o con infiltrazioni di cortisone
nella fasi di dolore acuto e un programma fisioterapico personalizzato. Se gli
esami strumentali evidenziano lesioni importanti, a discrezione dello
specialista, si interviene chirurgicamente in artroscopia mininvasiva.
Decorso Post-Operatorio
Dopo
l’intervento verrà applicato un tutore ortopedico da mantenere per un periodo
proporzionato all’entità del danno. Successivamente, previa visita fisiatrica,
si può iniziare il programma fisioterapico. Il recupero deve essere progressivo
volto al controllo e alla risoluzione della sintomatologia dolorosa e al recupero
dell’articolarità. In acqua, sfruttando l’ipogravità
e il galleggiamento, si riesce a
lavorare in modo ottimale per il ripristino della mobilità in tutti i piani
spaziali, cosa difficilmente raggiungibile a “secco” e senza suscitare dolore
nel paziente durante la seduta, inoltre lavorando sulle contrazioni eccentriche
e concentriche si migliora il tono-trofismo muscolare dando una guarigione in
tempi più brevi.
Lesione Legamento Crociato Anteriore
La lesione parziale o totale del L.C.A. è un’eventualità
molto frequente nelle distorsioni di ginocchio. Questa è causata da un trauma,
sempre indiretto, che imprime all’arto una sollecitazione
eccessiva. In
casi di lesioni importanti del L.C.A. queste possono provocare una vera e
propria instabilità di ginocchio
Cause
Normalmente questi traumi avvengono per un’eccessiva
sollecitazione in varismo o in valgismo un esempio sono i traumi sportivi ad
esempio un repentino cambio di direzione o la ricaduta dopo un salto.
Sintomatologia
Si basa sul dato anamemnestico di un trauma che ha subito
il ginocchio, accompagnato da un improvviso dolore e dalla sensazione di un
vero e proprio “crack”. Il paziente riferisce l’impossibilità all’estensione
completa, un’impotenza funzionale più o meno accentuata, dolore diffuso e
intenso e instabilità articolare.
Trattamento
La lesione del L.C.A. non guarisce spontaneamente, quindi
si opta per la chirurgia artroscopica ricostruttiva in modo da sostituire il
legamento danneggiato con un autoinnesto, che può essere a seconda delle
esigenze chirurgiche o il tendine
rotuleo o il semitendinoso.
Riabilitazione
L’idrokinesi offre la possibilità di effettuare un trattamento precoce, in quanto
l’ambiente microgravitario dell’acqua consente di intervenire già dopo la
rimozione dei punti di sutura dovuti all’intervento.
L’obiettivo
principale è il recupero dell’articolarità del ginocchio, la riduzione del
dolore per poi passare al recupero del tono-trofismo della gamba in toto.